Chi non si è mai chiesto almeno una volta come vengono prodotti i nostri amati vini spumanti? In questo articolo di blog vi aiuteremo a scoprire i metodi di spumantizzazione dei nostri vini che ci regalano le tanto amate bollicine!
Ma facciamo chiarezza da subito: Prosecco significa spumante?
Prosecco è il nome del vino che esce dai diversi metodi di spumantizzazione, protetto da un disciplinare e dai consorzi della Prosecco DOC e della Prosecco Conegliano-Valdobbiadene DOCG e Asolo-Montello DOCG. Spumante, così come frizzante, indica invece la tipologia di lavorazione. Dalle uve glera otteniamo il vino prosecco, per cui glera è il vitigno. Le uve glera al di fuori della denominazione DOC o DOCG danno origine a vini glera o vini bianchi generici.
Frizzante = Spumante?
No, frizzante e spumante indicano due tipologie di vinificazione del vino differenti. La principale distinzione tra un vino spumante e un vino frizzante risiede nell’intensità della sovrappressione generata dalla quantità di anidride carbonica nel liquido: per i nostri spumanti è superiore o pari a 3 bar, mentre per i vini frizzanti è compresa tra 1 e 2,5 bar. Il risultato è che i vini spumanti presentano una maggiore effervescenza e un maggiore sviluppo di bollicine, il cosiddetto perlage. Ecco perché gli spumanti sono solitamente imbottigliati in contenitori di vetro che resistono alla pressione, con gabbietta metallica a protezione del tappo a fungo per evitare che la pressione interna possa espellerlo improvvisamente.
Le bollicine dei frizzanti e degli spumanti sono il prodotto di una seconda fermentazione da cui si sviluppa anidride carbonica. Nel caso degli spumanti, se la rifermentazione avviene in bottiglia si parla di spumante “metodo classico”, se la rifermentazione avviene in autoclave si parla di “metodo Martinotti o Charmat”. Generalmente invece il vino frizzante è prodotto con metodo Charmat o, ultimamente, in alcune specifiche zone, anche col fondo.
Ma ora vediamo che differenza c’è tra i vari metodi di spumantizzazione. Curiosi? Metodo Charmat e metodo classico: una sfida all’ultima bollicina!
Ogni processo di spumantizzazione parte con un vino di base tranquillo, ossia fermo che può essere glera per i futuri Prosecco DOC e DOCG o altre tipologie di uva come il Pinot grigio o nero o lo Chardonnay per gli spumanti generici o i metodi classici più famosi, come il Franciacorta o lo Champagne. Il mosto, ottenuto dalle uve, ha già subito un primo processo di fermentazione che lo ha trasformato in vino a tutti gli effetti.
Qui però l’enologo di cantina può scegliere due strade per la spumantizzazione dei vini base: il Metodo Charmat oppure il Metodo Classico.
Il Metodo Charmat prevede una spumantizzazione in autoclave, ossia in un serbatoio di acciaio completamente ermetico. Nel metodo Charmat il vino base che deve essere sottoposto alla fermentazione viene messo in autoclave dopo aver subito una filtrazione per avviare il processo con un prodotto di ottima qualità. Quindi, all’interno dell’autoclave vengono aggiunti il vino base, i lieviti selezionati e lo zucchero (biologico per i nostri vini bio) capaci di far partire la rifermentazione e soprattutto condurla nel modo adeguato. Il Prosecco DOC/DOCG è ottenuto proprio attraverso questo metodo, come da Disciplinare di Produzione.
Il Metodo Classico è invece il metodo più usato per i famosi Champagne: questo prevede una rifermentazione del vino base in bottiglia e non più in autoclave.
Il vino base viene quindi addizionato del Liqueur de Tirage, ossia una miscela di vino, lieviti e zuccheri che riesce a produrre la presa di spuma in bottiglia. La bottiglia quindi viene chiusa: l’ermeticità fa in modo che la CO2 rimanga intrappolata, impreziosendo il vino con le amate bollicine. Dopodiché la bottiglia viene lentamente capovolta in modo da far confluire i lieviti esausti verso il collo della bottiglia: ora viene attuato il Degorgement. Il degorgement è una tecnica per la quale il tappo creatosi al collo della bottiglia contenente i lieviti viene rapidamente congelato, e una volta che si stappa il tappo a corona, tale tappo fuoriesce per effetto della pressione interna alla bottiglia. Ora il vino spumantizzato può essere eventualmente addizionato del Liqueur d’Expedition, ossia uno sciroppo di vino e zucchero, per rabboccarlo del vino perso con il degorgement.
Il nostro Metodo Classico Biologico certificato
Frutto della sinfonia di Chardonnay e Manzoni Bianco, il nostro Spumante Metodo Classico rimane a contatto con i lieviti per almeno 36 mesi. E trattandosi di un Brut Nature la sboccatura avviene senza aggiunta di zuccheri e Liqueur d’Expedition.
Grazie ai suoi colori e profumi intensi da frutta matura e miele, arricchito da sentori floreali e di pasta di pane lievitata, il nostro Metodo Classico ha ottenuto 91/100 al concorso Wine Without Walls – 5 Star Wines di Vinitaly 2022 ed ha vinto la medaglia di bronzo al Decanter World Wine Awards 2022.
Il Decanter World Wine Awards è il concorso enologico più grande e influente del mondo ed è probabilmente la fonte di consigli più completa e autorevole per gli amanti del vino di tutto il mondo. È il rapporto di fiducia che Decanter, il marchio di media del vino leader nel mondo, ha con un pubblico internazionale di consumatori e professionisti che distingue DWWA dalle altre competizioni, insieme a giurie di livello mondiale e un rigoroso processo di valutazione.