Orgogliosi di annunciare questa novità, risultato di una scelta valoriale ben precisa: fare della sostenibilità l’asset di riferimento dell’intera filiera.
Con oltre 7 milioni di bottiglie prodotte, 85 ettari di vigneto di proprietà, un fatturato previsto per il 2021 di oltre 20 milioni di euro e una presenza capillare in oltre 33 paesi nel mondo, possiamo affermare con orgoglio di salire nell’olimpo delle aziende vitivinicole biologiche più interessanti del panorama nazionale.Ma una novità è imminente e siamo orgogliosi finalmente di comunicarvelo: è nata la Settimo Pizzolato Holding, composta dai quattro membri della famiglia: Settimo Pizzolato, Sabrina Rodelli e i figli del proprietario, Federico e Stefania Pizzolato. Una nuova realtà che possiede il 100% di La Cantina Pizzolato srl e che fa da cappello all’Azienda Agricola Pizzolato Settimo.
“Una nuova veste quella della Settimo Pizzolato Holding – spiega Settimo Pizzolato – nata dall’esigenza di potenziare l’azienda e dotarla di una struttura organizzativa moderna, efficiente e funzionale capace di cogliere le sfide del momento e di tradurle in progetti concreti, nella massima fedeltà ai valori che guidano da sempre il nostro agire: attenzione all’ambiente, alle persone e al territorio”.
Un grande investimento nella digitalizzazione, una politica di diversificazione dei mercati di esportazione e una grande attenzione al biologico e alla sostenibilità dell’intera filiera produttiva che da sempre è valore portante ed identitario della nostra cantina, ci hanno portato a raggiungere numerosi traguardi e risultati di cui andiamo orgogliosi”.“In questo ultimo anno – racconta Sabrina Rodelli, export manager della cantina – il biologico si è rivelato un segmento di mercato in ascesa. Noi ci abbiamo creduto fortemente lavorando con impegno sia in vigna, con il nostro progetto dei vitigni resistenti Piwi, sia più in generale nella conduzione dell’azienda attraverso il nostro Bilancio Sociale che è stata la nostra bussola per il terzo anno consecutivo. Da un punto di vista commerciale siamo presenti nella grande distribuzione specializzata di vini biologici, settore che rientra nelle categorie di negozi alimentari con crescita a doppia cifra dei consumi, dato che conferma che il consumatore è sempre più consapevole dell’acquisto. Diversificare l’offerta al consumatore è stato strategico: solo vini biologici di qualità, certificati, da fasce di prezzo medie a quelle più alte, con differenziazioni di packaging. L’aumento più importante delle vendite ha riguardato le nostre bollicine specialmente grazie alla nostra linea M-Use, la bottiglia in vetro leggero nata per essere riutilizzata, che a solo un anno e mezzo dall’inserimento sul mercato ha registrato risultati importanti. Il nostro ultimo progetto, la nuova linea Back to Basic, incarna al 100% il percorso identitario che abbiamo sin qui realizzato: rispetto per l’ambiente, sviluppo sostenibile, responsabilità sociale e condivisione degli impegni con i nostri fornitori. Si tratta di una linea, nata nel nostro quarantesimo anno di attività, che va infatti oltre il vino biologico e coinvolge l’intera filiera del packaging attraverso l’utilizzo di sei elementi – uve, vetro, tappo, capsula, etichetta e cartone di imballaggio – eco e a basso impatto ambientale”.
Felici ed orgogliosi di aver raggiunto questo risultato, ma con la voglia di continuare a crescere tenendo sempre fede alla mission aziendale e ai valori che ci contraddistinguono.