Il vino sfuso è la grande novità del nostro 2023, un anno che ci ha messo a dura prova nella reperibilità di materie prime del packaging e che ci ha condotti verso altre strade etiche e green. La scelta di proporre anche il vino sfuso nel nostro punto vendita è stata dettata dalla volontà di offrire quindi un ventaglio più ampio delle nostre proposte rimanendo però sempre coerenti con l’idea di dare ai nostri clienti un vino buono, sano, proveniente da uve biologiche certificate ed etico allo stesso tempo.
Ma le notizie false e le dicerie sul vino sfuso e su ciò che gli gira attorno sono numerose. Oggi vogliamo sfatare i 5 falsi miti più diffusi sul vino sfuso. Vediamo quali sono qui sotto:
1 – IL VINO SFUSO NON È DI QUALITÀ
Il vino sfuso è collegato solitamente ad un’idea di scarsa qualità ma non deve essere percepito assolutamente in questo modo: un vino, sia esso in bottiglia, in bag in box o sfuso, è sempre frutto del lavoro attento dell’uomo, che solo nel caso venisse meno, ci troveremmo davanti a vini di scarsa qualità. Noi vi proponiamo tre tipologie di vino sfuso – rosso, bianco e frizzante-, la cui qualità biologica certificata è il primissimo obiettivo, così come per tutti gli altri nostri vini in bottiglia, con sapori genuini e freschi dati da uve sane e salubri. Il vino sfuso è la scelta giusta per quelle varietà legate all’uso quotidiano da avere sempre pronto in tavola e da abbinare ai piatti preferiti della casa. Provare per credere!
2 – IL VINO SFUSO CAMBIA SAPORE QUANDO LO PORTO A CASA
Il vino sfuso cambia sapore o può ossidarsi solo se il contenitore in cui è stato versato non è stato igienizzato o pulito adeguatamente. Nel nostro punto vendita ci assicuriamo di igienizzare correttamente i contenitori che ci portate da casa e di potervi altrettanto dare bottiglie in vetro idonee alla corretta e successiva conservazione in casa.
3 – IL VINO SFUSO NON È GREEN
A differenza di quanto si possa pensare, il vino sfuso è sinonimo di ANTI-SPRECO ed è infatti una scelta etica, tra le più green che si possano compiere.
Acquistando lo sfuso e utilizzando quindi gli stessi contenitori o piccole damigiane che già si posseggono in casa, o riutilizzando le nostre bottiglie di vetro, si promuovono azioni di riuso e anti-spreco, per diminuire la quantità di rifiuti, rendere il vino biologico ancora più accessibile a tutti i portafogli e ridurre la produzione di vetro. In questo modo il rapporto tra azienda e consumatore si solidifica e diventa ancora più diretto, reale e concreto, verso lo stesso ideale di filosofia green.
4- IL VINO SFUSO NON SI CONSERVA BENE
Falso. Il vino sfuso si comporta esattamente come i vini in bottiglia. Se conservato male, il vino perderà le sue migliori caratteristiche organolettiche fino a poter arrivare anche a problemi di ossidazione se tenuti in luogo caldi o umidi o non idonei. Per conservare bene il vino sfuso, la chiusura deve avvenire col tappo di riferimento e deve essere conservato lontano da fonti di luce, ad una temperatura di circa 14°.
5- SEMPRE MEGLIO IL VINO IN BOTTIGLIA!
Ormai si sa, ci piace andare oltre gli schemi imposti: questo è uno di quei casi. Scegliere un vino sfuso soprattutto per quei vini quotidiani e legati alla tradizione, significa avere a casa un vino etico, immediato, pronto alla beva e soprattutto green. Un vino genuino che non ha bisogno di… “vesti”.
Vieni a provarlo nel nostro punto vendita a Villorba!