Entriamo con orgoglio nell’albo del “Premio Gavi La Buona Italia” con una menzione speciale che premia l’efficacia della nostra strategia di comunicazione in relazione alle tematiche della sostenibilità e della responsabilità sociale in ambito vinicolo.
È infatti “La comunicazione del vino sostenibile” il tema scelto per la nona edizione del Premio Gavi la Buona Italia – iniziativa promossa dal Consorzio Tutela del Gavi e patrocinata, tra gli altri, da ASviS ed Equalitas – con l’obiettivo di valorizzare l’impegno delle cantine e dei produttori enogastronomici italiani che durante l’anno operano e si migliorano.
“Siamo orgogliosi di questo premio che pone quest’anno l’attenzione sulle tematiche della comunicazione della sostenibilità in tutte le sue declinazioni, un settore in cui a volte risulta difficile semplificare informazioni complesse in modo tale che giungano dirette e comprensibili al nostro pubblico. Ciò a cui teniamo è SAPER FARE e poi FARLO SAPERE con trasparenza, coerenza e rendendo questo argomento alquanto CONTAGIOSO, in modo tale che arrivi a pubblici diversi. In questi anni abbiamo voluto lavorare duramente proprio su questi temi, attraverso numerosi strumenti di marketing e comunicazione, poiché il racconto delle buone pratiche e non solo è il mezzo diretto che abbiamo per arrivare ai nostri clienti e consumatori, sempre più attenti all’azienda che scelgono dallo scaffale.”
Un riconoscimento importante per la nostra cantina biologica. Da sempre siamo sostenitori di pratiche innovative e sostenibili che hanno a cuore il territorio e i suoi abitanti e vogliamo negli anni testimoniare la nostra tenacia nel rendicontare, con estrema trasparenza, l’impatto dell’attività aziendale sul contesto sociale e ambientale in cui operiamo, anche attraverso l’impegno annuale della redazione del bilancio sociale, strumento che utilizziamo dal 2017.
“Per noi la sostenibilità fonda le sue radici nella nostra storia aziendale che conta 40 anni di biologico, vive il suo presente fissando obiettivi di responsabilità sociale e si proietta al futuro affrontando nuove sfide come quella dei vitigni resistenti PIWI. Desideriamo che chi sceglie una bottiglia del nostro vino possa comprendere fino in fondo tutte le idee e i valori che ispirano il nostro lavoro.” – conclude Sabrina Rodelli.