Il 2021 è stato un anno da record con un doppio segno positivo con l’export al 90% a conferma della vocazione internazionale della nostra azienda. Ve lo raccontiamo attraverso un’intervista a Sabrina Rodelli, export manager della cantina nonché co-titolare. Leggiamo che cosa ci ha raccontato.
Quali sono stati i mercati nuovi raggiunti nel 2021 e quali le principali azioni commerciali?
“Il 2021 è stato un altro anno dove i nostri vini bio sono stati ambasciatori di loro stessi e portatori di esperienze che dal nostro punto di vista non potranno essere vissute per sempre solamente davanti ad uno schermo. Abbiamo programmato e attuato numerose spedizioni in molte parti del mondo aprendone le porte e creando le basi di alcuni rapporti commerciali che speriamo si potranno consolidare anche nei prossimi anni. Un mercato nuovo e protagonista del 2021 è stato sicuramente Israele. Dopo due anni di ricerca e studi di mercato, siamo riusciti a raggiungere la certificazione Kosher per tre vini che verranno distribuiti in molti negozi specializzati dello stato israeliano. Durante l’anno 2022 tenteremo di consolidare altri mercati come Singapore, l’Islanda e anche la Cina con un nuovo importatore nazionale. Ora però guardiamo con preoccupazione le vicende mondiali, i venti di guerra dell’est paralizzeranno di nuovo l’economia sotto molti aspetti”.
Qual è stato l’andamento di mercato e quale la percentuale di export?
“Il 2021 è stato un anno da record, a conferma di un trend positivo cominciato nel periodo pre-pandemia con un +25% rispetto al 2020, raggiungendo così nell’anno dei 40 anni di storia della nostra azienda un record storico.
La percentuale di export si stabilizza intorno al 90% a conferma della vocazione dell’azienda, ma anche della consolidata richiesta di vini biologici nei mercati di tutto il mondo. È di fatto la coerenza a premiare La Cantina Pizzolato, che con oltre 8 milioni di bottiglie esclusivamente certificate biologiche è oggi tra i leader nel settore della viticoltura biologica. Un’azienda in continua evoluzione che asseconda con criterio e progettualità le richieste dei mercati, che oggi più che mai sembrano non seguire più dinamiche stabilite e statiche”.
Attività in azienda 2021: la nuova holding e il nuovo agri wine bar. Come sono stati raggiunto questi enormi obiettivi?
“Nel corso del 2021 La Cantina Pizzolato ha voluto gettare le basi per costruire il futuro delle nuove generazioni: la creazione di una Holding di famiglia. Un passo importantissimo volto soprattutto a consolidare alcuni investimenti nel mondo vitivinicolo biologico con vedute aziendali, sociali e territoriali sempre più ampie.
Un altro passo in avanti, questa volta rivolto al nostro settore enoturistico, è stato il completamento del progetto architettonico di cantina iniziato nel 2016, con l’inaugurazione e l’apertura del nostro agri-wine bar, L’Officina del Vino. Un locale immerso nei vigneti biologici di Villorba pronto ad ospitare eno-appassionati e wine lovers, offrendo così un’esperienza completa: dalla visita della vigna alla degustazione dei nostri vini. Un comportato, quello delll’hospitality, in cui crediamo molto e che viviamo con passione e dedizione, accogliendo con orgoglio i nostri ospiti ai quali cerchiamo di raccontare e trasmettere la nostra filosofia biologica tramite delle vere esperienze in vigneto e in cantina e attraverso i nostri vini, valorizzandoli ora con i prodotti della nostra azienda agricola”.
Entriamo nel cuore dell’azienda: una crescita esponenziale si è vista sia nel fatturato che nel numero di dipendenti. Qual è la vostra visione futura?
“In questi ultimi due anni la nostra azienda è davvero cresciuta in modo esponenziale quasi raddoppiando il numero dei collaboratori, passato da 20 a 38. Per far fronte a questa crescita, di cui siamo orgogliosi, ma che dobbiamo saper gestire al meglio, abbiamo iniziato nel 2021 un percorso di coaching aziendale, di ridimensionamento ruoli e di consulenza verso i collaboratori. Una sfida necessaria per un’azienda come la nostra che in pochi anni ha vissuto una performance significativa, ma che comunque vuole salvaguardare i valori di un’azienda familiare, offrendo a tutti i collaboratori un luogo di lavoro professionale e all’avanguardia per permettere una crescita professionale e umana. Riteniamo che ora più che mai le persone debbano essere poste al centro del progetto azienda: è attorno alle persone, alle loro competenze, energie e passioni che si costruiscono solide fondamenta“.