Oggi parliamo di... Raboso!
Come ogni anno il cerchio della vendemmia si è chiuso con la raccolta delle uve di Raboso. Siamo andati a intervistare il nostro enologo Luca per portarci alla scoperta di questo meraviglioso vitigno!
Com’è andata la vendemmia 2023 del nostro Raboso?
Il 2023 è stato un anno complicato per la produzione vitivinicola, a causa di un andamento climatico primaverile favorevole alle malattie crittogamiche.
Fortunatamente, la prontezza di azione e l’esperienza maturata in azienda dal team addetto alla vigna, diretto da Settimo Pizzolato, ci ha consentito di ottenere un ottimo raccolto considerando tutte le varietà di uve.
Per quanto riguarda il Raboso, la caratteristica di questo vitigno è quella di maturare in epoca tardiva e ciò ha reso proficua la sua raccolta. Il mese di settembre, infatti è stato caratterizzato da giornate soleggiate con clima mite, che hanno permesso al Raboso di maturare in modo ottimale! Perciò prevediamo un’ottima qualità del prodotto finito anche se passerà molto tempo prima di poter assaggiare l’annata 2023.
Quali sono le caratteristiche dell’uva di Raboso?
Quest’uva autoctona dell’area del Piave, come anticipato, si contraddistingue per la maturazione tardiva. Le sue caratteristiche conferiscono uno spiccato contenuto di tannini e una peculiare acidità, che può essere arrotondata solo con l’affinamento in legno.
L’affinamento in legno come caratterizza i nostri Rabosi DOC Piave e Malanotte?
L’affinamento in legno consente di creare un prodotto di qualità elevata, poiché fornisce una sfumatura di completamento al nostro Raboso. Il vino assemblato riposa in botti e barriques in legno di rovere prima dell’affinamento in bottiglia. Attraverso l’invecchiamento, questo vino austero si ammorbidisce diventando piacevole ed elegante.
Perché una parte dell’uva viene fatta appassire? E in che modo questa percentuale di uva passita influenza il nostro raboso?
Il disciplinare di produzione del Malanotte DOCG prevede l’utilizzo di una parte di uva passita (tra il 15% e il 30%), questa pratica permette di smorzare le spigolosità di questo vino redendolo morbido e apprezzabile.
Tra poco uscirà il Malanotte 2020, cosa dobbiamo aspettarci da quest’annata?
La vendemmia 2020 del Raboso ci ha consentito un buon raccolto, adatto per produrre un vino di ottima qualità.
“Il Barbarossa” 2020 si presenta di un color rosso rubino carico. La sua nota acida viene mitigata dall’invecchiamento, e i suoi principali sentori di amarena, mora e prugna alla fine lasciano spazio a note speziate di pepe e vaniglia e ad un gusto elegante, corposo e non opulento.
Come consigli di degustarlo?
Per degustare al meglio un vino come il nostro Malanotte è preferibile servirlo ad una temperatura di circa 16 – 18° C e utilizzare un bicchiere grande e ampio, per permettere la diffusione dei profumi.
Piatti a base di carne, come il brasato, piatti speziati oppure formaggi stagionati saranno l’abbinamento perfetto per questo vino che diventa sinonimo di convivialità. Perciò, dato l’avvicinarsi delle feste, “Il Barbarossa” 2020 diventerà un perfetto regalo di Natale!
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