La libellula, simbolo di purezza, è il contrassegno che accompagna i nostri vini senza solfiti aggiunti. Un insetto davvero speciale che trova un habitat perfetto tra i nostri vigneti biologici.
Non solo vini biologici e vegani, il nostro spirito di ricerca e la nostra voglia di innovazione ci hanno guidato nella produzione della linea di VINI SENZA SOLFITI AGGIUNTI, ormai con un’esperienza alle spalle di più di 15 anni: vini naturalmente certificati biologici e vegan.
La vinificazione di questi particolari vini richiede delle attenzioni maggiori rispetto a quelle richieste per gli altri vini. Dobbiamo avere gli accorgimenti necessari a ridurre processi ossidativi e un monitoraggio scrupoloso per evitare eventuali fermentazioni indesiderate. Evenienze come quelle appena citate potrebbero verificarsi con maggior frequenza data la mancata aggiunta di solfiti e cioè di conservanti.
I nostri vini senza solfiti aggiunti seguono quindi una lavorazione delicata e scrupolosa per garantire un risultato finale che mantenga comunque le caratteristiche originarie dei vitigni di provenienza e per consentire a chi li beve di riscoprire nel bicchiere la fragranza di profumi e sapori dei vini d’altri tempi.
I vini senza solfiti aggiunti rappresentano in tutto e per tutto l’espressione del concetto di biologico e di vegano che la nostra cantina ricerca da sempre.
Il nostro Prosecco Senza Solfiti aggiunti
Un esempio di questa lavorazione attenta è il particolare processo produttivo adottato per il nostro Spumante Prosecco DOC brut senza solfiti aggiunti. Dapprima, in vigneto, vengono selezionate solamente le uve migliori, dopodiché la vinificazione prevede una tradizionale e unica fermentazione in bianco a partire dal mosto, ma senza l’aggiunta di anidride solforosa. La fermentazione vieni quindi attivata con l’impiego di lieviti selezionati, bassi produttori di anidride solforosa, e avviene ad una temperatura controllata di circa 18°C all’interno di autoclavi d’acciaio dove la pressione è superiore alle 4.5 atm. Il processo dura all’incirca due mesi dopodiché il vino viene filtrato.
Questi vini sono un’ottima soluzione per le persone intolleranti ad alcuni conservanti come l’anidride solforosa, componente che nei vini convenzionali è aggiunta in dosi che potrebbero causare, per esempio, mal di testa. Un’ulteriore ricerca ci ha portato a scoprire che i vini senza solfiti sviluppano un minimo dosaggio di istamine, anche queste responsabili di diverse allergie nei soggetti predisposti.